L’allarme da un nuovo studio spagnolo: “Il Mediterraneo è aumentato di 20 centimetri in 10 anni”
LA STAMPA del 28 febbraio 2011
Domenico Belli (ecologista), lei è responsabile delle «Campagne clima» di Greenpeace Italia: il Mediterraneo si innalza
più velocemente di quanto pensassimo. Ma allora ci eravamo sbagliati qualche hanno fa, quando si parlava di stabilità del livello del Mare Nostrum? «Sì, ci siamo sbagliati.
La brutta notizia arriva dalla Spagna, il Mediterraneo è sotto i colpi del riscaldamento globale. Il nostro mare sta diventando sempre più caldo e più salato. Dall’inizio del XXI scolo le sue acque si sono innalzate di 20 centimetri e il processo sembra irreversibile. La stima dell’Enea è quella dell’innalzamento di un metro entro il 2090, questo significa addio Venezia.
La soluzione della Nasa.
Anche la guerra nucleare può servire a rallentare il riscaldamento globale del pianeta. Purché «piccola». La paradossale previsione è presentata in uno studio della Nasa. Secondo l’ente spaziale americano un conflitto atomico di piccole proporzioni (un centinaio di bombe della stessa potenza di quella che distrusse Hiroshima) provocherebbe l’immissione di cinque milioni di tonnellate di polveri nei livelli più bassi dell’atmosfera creando una sorta di schermo che assorbe il calore solare. Nel modello studiato dagli scienziati ci sarebbe un abbassamento della temperatura globale di 1,25 gradi. In alcune zone tropicali, il calo sarebbe anche più marcato, tra i 3 e i 4 gradi. Una guerra su vasta scala, sarebbe invece la catastrofe, perché provocherebbe l’«inverno nucleare» fatale alla Terra.
Benché assurdo, la Nasa non propone delle esplosioni nucleari per arginare il surriscaldamento, quello che l’ente spaziale propone è una GUERRA di piccole dimensioni, “solo” un centinaio di bombe, uguali a quelle che hanno distrutto Hiroshima, una GUERRA per immettere nell’atmosfera cinque milioni di tonnellate di polveri, che formeranno una sorta di mantello che ci ripara dal sole.
Una piccola GUERRA nucleare come soluzione? Significa moltiplicare i morti di Hiroshima per 100, senza contare le morti per tumore , come conseguenza dell’esposizione alle radiazioni. Si parla di una GUERRA, quali sarebbero le nazioni sacrificabili? Speriamo che dalla teoria non passino ai fatti.