L’Espresso - N.8 anno LVII 24 febbraio 2011 – Articolo di Mark Hertsgaard.
Il Partito Repubblicano americano impiegherà lo stesso tempo che ha impiegato la Chiesa Cattolica Romana ad accettare le moderne scoperte scientifiche? La Chiesa ha atteso 359 anni prima di ammettere che Galileo era nel giusto: la terra si muove attorno al sole. Ed è solo nel 1992 che il Vaticano ha revocato ufficialmente la sua condanna nei confronti di colui che Albert Einstein definì padre della scienza moderna.
Eppure, anche le religioni affermano che un giorno la Terra sarà (come Sodoma e Gomorra) distrutta dal fuoco e di seguito dall’acqua (Diluvio).
La creazione biblica sembrerebbe non iniziare dal nulla, ma dalle “acque”, dove l’“alito” degli “Elohim” vi aleggiava sopra. Le acque di un “Diluvio” precedente a quello di Noè? Se quello di Noè non fu il primo “Diluvio” probabilmente ve ne sono stati altri e altri ve ne saranno. Probabilmente ci troviamo di fronte (come nel caso di un’era glaciale) a un fenomeno ciclico che si ripete dopo il trascorrere di un definito numero di anni.
Platone, nel Timeo, afferma che la Terra può essere distrutta dal Sole (calura) e dall’Acqua (inondazione). Che con il “Diluvio” ogni scienza è perduta, avviene una regressione, a distanza di molti secoli da un'inondazione, quando l’uomo torna a essere padrone delle lettere e delle arti, ecco una nuova catastrofe si abbatte su di lui, facendolo regredire di nuovo.
Nel Mahabharata, il Sole si appresta a distruggere la Terra. A mezzanotte gli uomini si chiedono, che cosa è il gran calore che sentono. Pensano che il Sole stia surriscaldando il pianeta e che al suo sorgere brucerà ogni cosa (MB – Adi Parva).
Un tempo la scienza ha avuto ragione su Galileo, oggi le antiche scritture (meglio comprese) potrebbero aver ragione sulla scienza.